Il furto sul lavoro come valido motivo di licenziamento per giusta causa

furto in azienda - omino con cappuccio e piede di porcoUn problema che affligge tanto le piccole quanto le grandi aziende è sicuramente il furto sul lavoro.
Infatti, a prescindere dalla dimensione della azienda, la problematica relativa al furto è molto più estesa di quanto si pensi.
Ad esempio nella piccola realtà di un attività commerciale con accesso al pubblico, un commesso può o abbastanza semplicemente occultare l’incasso tramite la mancata emissione di scontrini fiscali, o l’emissione di scontrini riportanti un prezzo più basso intascando la differenza.
Un’altra modalità è quella di sottrare scorte di magazzino per uso personale o addirittura per rivenderle in proprio.
Durante la nostra attività di investigazioni private ci è anche capitato di osservare un dipendente vendeva i propri prodotti all’interno dell’azienda dove prestava attività lavorativa.
Anche se quest’ultimo esempio non è un coso di sottrazione all’imprenditore, un tale comportamento va comunque a ledere l’attività economica.
Anche le grandi imprese, seppur con diverse modalità, possono essere soggette a furti, sottrazioni o appropriazioni indebite.  Si pensi ad esempio alle commesse pilotate, cioè quella pratica con cui i dirigenti assegnano un’attività ad un impresa esterna in cambio di un proprio tornaconto personale.  Anche in questa pratica la sottrazione di risorse non avviene direttamente, ma il prezzo del tornaconto del dirigente affidatario della commessa verrà sicuramente pagato dall’azienda.
Un altro caso particolare che ci è  capitato di affrontare in qualità di investigatori privati è stato quello del furto di carburante in un azienda di trasporti.  Anche se il furto di carburante può sembrare una cosa irrisoria, si pensi a qualche decina di litri al giorno per 365 giorni l’anno ed i conti diventano da capogiro.
L’intervento dell’investigatore privato per effettuare i controlli  è utile ai fini del licenziamento per giusta causa.
Sicuramente il furto in azienda o in un altro dei casi sopra descritti possono essere considerati tranquillamente degli eventi fortemente lesivi del rapporto fiduciario tra datore di lavoro e dipendente.
L’onere della prova dell’avvenuto furto al fine del licenziamento spetta al datore di lavoro, ed è proprio qui che entra in gioco l’investigatore privato che avrà il compito di raccogliere prove del furto avvenuto.
Come in ogni indagine effettuata dalla nostra agenzia investigativa verranno  utilizzati  sia i metodi classici di investigazione, sia i misure tecnologiche avanzate al fine di scoprire le sottrazioni e i furti in azienda.
L’attività investigativa sarà corredata  da documenti fotografici , video e audio, il tutto accompagnato dal report investigativo dove viene dettagliatamente illustrata l’attività svolta.
Le prove raccolte preventivamente dall’investigatore non solo saranno utili in un eventuale futuro processo di lavoro, ma laddove il datore di lavoro decidesse di sporgere denuncia presso gli organi di polizia, queste saranno utili anche ai fini dell’ammissione di responsabilità penale del dipendente.

Procedura di licenziamento dopo la scoperta del furto

La Cassazione ha più volte ribadito che in caso di furto si può dare il via alla procedura di licenziamento per giusta causa. Bisogna però comunque avviare una procedura di contestazione per poter licenziare il dipendente disonesto:

  • Una fase preliminare dove si rende necessario raccogliere le prove del furto.  Questa è la fase dove interviene l’agenzia di investigazioni;
  • una seconda fase in cui dovrà essere contestato al lavoratore l’avvenuto furto nonche le modalità dello stesso;
  • una terza fase che potremmo definire difensiva, in cui si da l’opportunità al lavoratore di dare spiegazioni in forma scritta. Di norma al dipendente vengono dati 5 giorni di tempo per redigere le proprie memorie, ma questo potrà anche chiedere in questo lasso di tempo di essere sentito dal titolare, il quale non si potrà rifiutare ;
  • l’ultima fase che potremmo definire decisionale, ossia al termine di questo procedimento potrà essere comunicato il licenziamento vero e proprio al dipendente.

Gli elementi rilevatori di un possibile furto in azienda prima di contattare un agenzia investigativa

Sicuramente per arrivare a contattare un investigatore privato bisogna avere un forte sospetto che faccia pensare ad una sottrazione da parte di un dipendente, anche se la casistica ci insegna che non tutti i furti avvengono nello stesso modo possiamo elencare alcuni indicatori che dovrebbero mettere in allerta un imprenditore:

  • si registrano cali improvvisi di incasso nonostante l’affluenza sembra non essere cambiata;
  • sempre più spesso non tornano i conti tra magazzino e venduto;
  • un’forte aumento delle spese legati a servizi che prima costavano meno;
  • i costi del carburante sembrano eccessivi.

Questi sono solo alcuni degli elementi che possono far venire rilevare un probabile furto.
Se avete dubbi sulla lealtà di un dipendente non esitate a contattarci per una consulenza gratuita, insieme al nostro team di investigatori si cercherà di capire qual è la migliore strategia per raccogliere le prove dei furti subiti in azienda.