Indirizzo
Via Lepanto 83 - Napoli - Fuorigrotta
Orari di lavoro
7 giorni su 7 h/24
Telefono
0815935166Si, assumere un investigatore privato è legale. Bisogna però dire che un investigatore non può essere ingaggiato per soddisfare le proprie curiosità, ma alla base del mandato è sempre necessaria la tutela di un diritto o eventualmente di un interesse legittimo.
Ad esempio, è legittimo rivolgersi ad un’agenzia di investigazioni per far controllare il proprio coniuge laddove ci sia il sospetto che quest’ultimo non rispetti i diritti e i doveri dei reciproci dei coniugi previsti dall’art.143 del Codice Civile. Questo è il caso più classico di richiesta di investigazioni in ambito familiare, le cosi dette investigazioni private per infedeltà coniugale ovvero le investigazioni per tradimento.
Al contrario, non sarà lecito rivolgersi ad un investigatore privato per far controllare e seguire una persona per la quale si provano interessi sentimentali con la quale non si abbia però alcun tipo di relazione.
Chiunque può rivolgersi ad un investigatore, privato cittadino, azienda o ente pubblico. La cosa importante, come già detto, è che alla base dell’investigazione ci sia sempre una richiesta orientata a tutelare un diritto o comunque un interesse legittimo.
Si, come sopra bisogna sempre tener presente che l’investigazione privata deve svolgersi per la tutela di un diritto o di un interesse. Quello che potrebbe diventare illegale è la modalità con cui si svolgono le investigazioni private. In primis il pedinamento non deve arrecare molestia al soggetto sottoposto alle indagini, in secondo luogo l’attività investigativa non può svolgersi in quella che il nostro ordinamento considera come privata dimora.
Nel primo caso quindi laddove l’investigatore dovesse accorgersi che è troppo assillante con i pedinamenti e potrebbe arrecare una molestia, dovrà sospendere l’indagine. Nel secondo caso, per portare un esempio, l’investigatore non potrà seguire una persona oltre i confini della propria abitazione. Al fine di evitare che un pedinamento possa integrare un’ipotesi di reato, è sempre bene far decidere all’agenzia investigativa le modalità di intervento durante un indagine.
Si, l’investigatore può utilizzare strumenti volti a registrare video o foto. In questo caso vale la seconda regola che abbiamo enunciato prima per il pedinamento, cioè le foto e i video possono essere fatti in luoghi pubblici e non nelle privata dimora. Ad esempio potranno essere scattate foto durante l’entrata o l’uscita da un albergo, ma in nessun modo l’investigatore potrà appostarsi per effettuare registrazioni di ciò che avviene nella camera.
Al pari delle foto o i video, un investigatore privato può tranquillamente effettuare registrazioni audio, a pattò che durante tali registrazioni, anche senza la consapevolezza dei soggetti registrati, sia presente anche l’investigatore che non deve necessariamente partecipare attivamente al dialogo. Per quanto riguarda le telefonate, anche queste possono essere registrate, ma in questo caso l’investigatore deve essere parte attiva nella conservazione e non importa che ci sia o meno il consenso dell’interlocutore alla registrazione.
Assolutamente no utilizzare una microspia è vietato. Allo stesso modo non è possibile occultare un registratore o qualunque mezzo volto a captare segretamente conversazioni tra presenti. Anche le intercettazioni telefoniche, seppur tecnicamente possibili, non possono essere fatte da un agenzia di investigazioni. Infatti, solo la magistratura può disporre legalmente di tali mezzi e solo per reati particolarmente gravi.
Anche in questo caso, come si è visto nelle intercettazioni telefoniche, anche se l’intercettazione delle conversazioni dei social media è tecnicamente possibile ma illegale, quindi questo tipo di attività sono da considerarsi altamente invasive e lesive del diritto alla privacy e pertanto illegale.
Le conversazioni ottenute illegalmente non solo sono inutilizzabili ma esporrebbero al rischio di un eventuale denuncia da parte dell’autorità giudiziaria. Questo però non significa che le eventuali conversazioni ottenute in modo fortuito, ad esempio trovate su un backup salvato sul pc, ovvero degli screenshot, o avute con il consenso dell’interessato non siano inutilizzabili.
Inoltre sono sicuramente utilizzabili le conversazioni deve si è uno degli interlocutori e cioè quelle presenti sul proprio telefono.
L’utilizzo dei cosi detti tracker GPS per localizzare o monitorare gli spostamenti di un veicolo non di proprietà del utilizzatore del sistema è da considerarsi illegale, se questo però viene utilizzato da un investigatore privato autorizzato il discorso cambia. Infatti, i rilevatori di posizione satellitare sono stati visti dal legislatore come un estensione del classico pedinamento a vista, infatti l’art.5 del D.M. 269/2010 all’ultimo comma afferma che “ … i soggetti autorizzati possono, tra l’altro, svolgere, anche a mezzo di propri collaboratori segnalati ai sensi dell’articolo 259 del Regolamento d’esecuzione TULPS: attivita’ di osservazione statica e dinamica (c.d. pedinamento) anche a mezzo di strumenti elettronici”.
Riassumendo quindi l’utilizzo dei GPS è consentito all’investigatore privato autorizzato, ma non al privato cittadino.
Tutte le prove raccolte durante un’ indagine, che rispettino i parametri visti sopra, possono essere utilizzate in giudizio. Sia foto, video e audio possono essere utilizzati per far valere i propri diritti. In più l’agenzia investigativa di norma fornisce una relazione dove viene spiegata tutta l’attività svolta dagli investigatori e dove vengo evidenziate le prove raccolte. Emerse. Anche questa relazione può essere utilizzata in giudizio ed ha valore di prova piena, inoltre, laddove fosse richiesto dal giudice o da una delle parti il titolare dell’agenzia o uno degli agenti operativi possono essere convocati in qualità di testimone.
La maggior parte delle agenzie investigative prevedono nelle tabella del listino prezzi depositata in prefettura una diaria previsto in caso di testimonianza per ogni agente investigativo al quale vanno aggiunte le spese per raggiungere il tribunale dove effettuare la testimonianza.
Non ci sono limiti geografici allo svolgimento delle indagini, così un investigatore privato di Napoli può svolgere indagini tranquillamente a Roma, e viceversa, e in tutto il territorio nazionale. Sicuramente le indagini possono svolgersi anche in tutto il territorio dell’UE dove sostanzialmente l’investigatore è riconosciuto è legittimato ad operare. Per quanto riguarda i paesi extracomunitari bisogna dire che le prove raccolte anche all’estero hanno piena valenza nei tribunali Italiani.
L’indagine è sicuramente lo strumento classico più utilizzato dall’investigatore privato. Si parte sempre da dati certi forniti dal cliente assistito. Più sono le informazioni fornite dal cliente, più semplici e rapide saranno le future investigazioni. Quando il cliente decide di utilizzare questo strumento investigativo, di norma, insieme al mandato o in un momento successivo fornisce tutti i dati di sua conoscenza riguardanti il soggetto delle investigazioni. Si parte da informazioni di base, come ad esempio occupazione lavorativa, orari di lavoro, abitudini di vita, orari di entrata e di uscita dall’abitazione, mezzi a disposizione, locali frequentati, eventuali sospetti.
Ogni minimo dettaglio è importante e non può essere trascurato, infatti uno dei motivi per cui è preferibile incontrarsi personalmente con l’investigatore è proprio quello di poter rispondere alle domande di quest’ultimo per poter entrare nel dettaglio della situazione il più possibile e trovare un metodo di indagine più congruo e dalle spese più contenute possibili.
Dopo che il cliente ha fornito tutte le informazioni utili si da il via alla fase operativa. Nei primi due al massimo tre giorni, si procede ad effetture sopralluoghi e degli accertamenti per avere una maggiore conoscenza dei luoghi dove gli investigatori dovranno operare. Questa fase serve a verificare la correttezza delle informazioni fornite dal cliente. Non si tratta di una mancanza di fiducia del investigatore privato nei confronti del cliente, ma di un accertamento necessario per poter svolgere le successive indagini al meglio.
Conclusi gli accertamenti e verificate le informazioni si inizia la vera e propria indagine. Questa consiste in osservazioni statiche e dinamiche, i così detti appiattamenti e pedinamenti. In questa fase gli investigatori documentano tutte le attività svolte dal soggetto richiesto. Nei momenti cruciali si raccolgono evidenze attraverso fotografie e video delle attività svolte dal soggetto richiesto. Anche in momenti non cruciali vengono fatte fotografie e registrati video. Non si documenta ogni momento dell’indagine, un’attività troppo intensa potrebbe far scoprire inutilmente l’attività compromettendo il futuro lavoro dell’investigatore privato e l’esito dell’indagine.
Concluso il termine previsto per le indagini, ovvero una volta raccolte le prove della “colpevolezza” del richiesto si fissa un appuntamento con il cliente. In questa sede si forniscono gli elementi o le prove raccolte durante l’indagine. L’investigatore privato provvede a spiegare al cliente l’esito delle indagini e gli mostra e gli fornisce le foto e i video raccolti. In fine gli fornisce una relazione dettagliata di tutta l’attività investigativa, che si ripete anche la sola relazione può costituire prova in sede giudiziale.
La durata di un indagine non è mai la stessa. Si parte da un minimo di 5 giorni ad un massimo da stabilire insieme all’investigatore in base alle esigenze del cliente, e alla difficoltà dell’indagine. Un’indagine di media difficoltà ha una durata che varia dagli 8 ai 12 giorni. Una piccola variazione di giorni dell’indagine in un senso o in un altro non comporta variazione di costi per il cliente.
Per rispondere a questa domanda preferiamo rimandarvi alla sezione dedicata del sito su costi medi per rivolgersi ad un investigatore privato. Per avere un preventivo personalizzato potete contattarci telefonicamente o attraverso la sezione contatti del sito o ancora sulla nostra pagina facebook.
Il pedinamento orario consiste in un attività di osservazione sia statica che dinamica nei giorni e nelle ore indicate dal cliente.
Il controllo orario serve al cliente che ha delle certezze che un determinato evento possa svolgersi in quel determinato giorno . Se il cliente sa che il soggetto richiesto ogni venerdì svolge un’attività sospetta dovrebbe optarsi per il controllo orario. Infatti non sarebbe proficuo svolgere un’indagine di più giorni dove non avvengono attività sospette.
L’indagine è utile per il cliente che ha dei semplici sospetti e non conosce il momento in cui l’attività possa essere svolta dal richiesto.
Nel primo caso è il cliente a decidere con esattezza quando devono avvenire i controlli. Nel secondo sulla base delle informazioni fornite dal cliente e dalle risultanze delle indagini sarà l’investigatore privato a decidere come si svolgeranno le indagini.
Assolutamente si! Il rapporto con il cliente deve essere mantenuto durante le indagini. Laddove il cliente si renda conto che in un determinato giorno potrebbe accadere qualcosa, deve informare l’investigatore quanto prima. In questo modo l’investigatore avrà il tempo di organizzarsi per un eventuale diversificazione dei modi e mezzi operativi.